lunedì 9 febbraio 2009

Come al solito troppe contraddizioni

"L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, 

straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può 

essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia 

all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare 

la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono 

essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la 

capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno 

legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà 

e gli interessi legittimi del paziente."  

Catechismo della Chiesa cattolica articolo 2278.

Coloro che in questi giorni insistono sul rispetto della vita, come al                                                                     solito predicano bene ma razzolano male.


"...Negli anni Ottanta, prima che nascesse la primogenita Barbara, 

Veronica si sottopose a un aborto terapeutico rinunciando al 

figlio che lei e Silvio Berlusconi avevano voluto. Decise di non 

averlo perché quel bambino non sarebbe nato sano..." ; 

fonte  Corriere della Sera                                 (
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/04_Aprile/08/veronica.shtml

)

Purtroppo Berlusconi anche durante un dramma enorme 

come quello che abbiamo vissuto in questi giorni si è 

dimostrato un venditore di aria fritta, per un pugno di voti 

si venderebbe anche la moglie.


Vi consiglio l'articolo pubblicato poco dopo che la notizia 

della morte di Eluana è stata data dall'ANSA, naturalmente 

non è di un quotidiano nazionale.  

http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Eluana/sale/escena/explica/libertad/elpepusoc/20090209elpepusoc_1/Tes 

Su questa vicenda non vi è null'altro da dire se non quella 

di vergognarci, per come tutta questa storia sia stata 

strumentalizzata e fatta oggetto di scontro politico mirata a 

minare la già piccola libertà e democrazia che abbiamo.